Poeti del Novecento
Istituto di studi italiani
Data: 10 ottobre 2022 / 18:15 - 19:30
Campus Ovest USI - Auditorium
Arnaldo Soldani (Università degli Studi di Verona, USI)
Prove di una pronuncia inclusiva: percorsi nell'opera di Giovanni Raboni
La lezione si aprirà con una presentazione di Giovanni Raboni, nella sua duplice veste di poeta tra i più importanti del secondo Novecento e di intellettuale dal forte impegno civile e culturale, che si inquadra nella grande tradizione lombarda che da Manzoni arriva fino a Sereni. Si passerà quindi alla lettura di un sonetto tratto dalla raccolta Ogni terzo pensiero (uscita nel 1993):
Sì, certo, sarebbe bello abitare
dove una vera guerra non c’è stata,
una città intatta, né bombardata
né ricostruita, da conquistare
un poco ogni giorno nella passata
sua gloria finché sconfitto scompare
ogni fantasma del presente e chiare
come un tempo alla mente non turbata
si fanno le voci dei morti.
Uguale sorte però non avrebbero,
inutile farsi illusioni, i sogni, se non vale
altro passato a mutarli, se sono
passato già essi, e in più presente, in mutile
e reciproche attese di perdono.
La poesia sarà esaminata anzitutto nei suoi aspetti formali, a cominciare dall’assetto metrico, che riprende la griglia tradizionale del sonetto italiano e insieme la disarticola attraverso procedimenti discorsivi, sia ritmici sia sintattici, che sembrano contraddire le strutture portanti della forma. Si passerà poi all’analisi dei temi, che ruotano intorno a due poli: da un lato la «città intatta», non toccata dalle sofferenze della storia, e dall’altro «le voci dei morti» che tornano a visitare la «mente non turbata» del poeta. I due temi tracciano insieme una sorta di immaginazione utopica, che come cancella la realtà della storia e dell’esistenza. Che tuttavia è perentoriamente riaffermata nel finale, riaffiorando alla coscienza del soggetto attraverso i sogni, che si confermano come un deposito ineliminabile della verità.
Per ulteriori informazioni: Cicli e incontri dell'Istituto di studi italiani.