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Sonia Gentili, «Per la biblioteca di Dante a Firenze: l'antico fondo di Santa Croce» (Ciclo Dottorato ISI)

Istituto di studi italiani

Data: 06.02.2024 / 14:00 - 17:00

USI, Campus est, aula D0.02

Sonia Gentili (Sapienza – Università di Roma)

Per la biblioteca di Dante a Firenze: l’antico fondo di Santa Croce

L’unico cenno di Dante – autore di cui non si posseggono né autografi né postillati – alla propria formazione culturale è il passo del Convivio in cui Dante narra in che modo ha intrapreso gli studi filosofici in seguito alla morte di Beatrice, spinto dalla lettura della Consolatio phiosophiae boeziana a recarsi per trenta mesi «nelle scuole delli religiosi e alle disputazioni delli filosofanti» (Conv. II, xii, 1).
Le scuole frequentate dal Poeta risultano dunque anzitutto identificabili con gli Studia conventuali di Firenze, cioè quello francescano di S. Croce, quello domenicano di S. Maria Novella e quello agostiniano di Santo Spirito, unici luoghi di conservazione libraria e di educazione oltre al magistero di singoli privati come Brunetto Latini, poiché l’università sorse in città solo nel 1321. Tra queste tre istituzioni i dati storici riconducibili a Dante privilegiano S. Croce: suo nipote Bernardo Riccomanni (figlio della sorella Tana), forse da identificare con l’ecclesiastico nipote del poeta destinatario dell’epistola XII, fu frate in S. Croce almeno dal 1297 (Codice diplomatico dantesco, doc. 82) - proprio gli anni dello studio dantesco «presso le scuole dei filosofanti» menzionati nel Convivio – e lo era ancora nel 1341 (Codice diplomatico dantesco, doc. 275).
In relazione a Dante, i libri di Santa Croce documentano, almeno sin qui, la fisionomia nella quale i testi che lesse si offrirono ai suoi occhi e furono modello delle sue opere, tema già affrontato in vari saggi da Sonia Gentili. Sarà oggetto dell’incontro proprio una esemplificazione delle condizioni e della forma di alcune tra le principali biblioteche dantesche.

Seconda lezione del ciclo Biblioteche degli scrittori

Per ulteriori informazioni: Corsi dottorali dell'Istituto di studi italiani