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Poeti del Novecento - II ciclo - Marco Maggi su Guido Gozzano

Istituto di studi italiani

Data: 09.10.2023 / 18:00 - 19:30

Auditorium, Campus Ovest

Marco Maggi: Guido Gozzano, La signorina Felicita, ovvero la Felicità

Chi è Felicita? È la «servente indigena e prosaicissima», dal «volto quadrato, scialbo, roseo, lentigginoso, senza pupille, senza ciglia, senza sopracciglia», che assiste il poeta nel ritiro montano di Ceresole Reale, della quale egli scrive ad Amalia Guglielminetti nell’agosto 1907? La «creatura provinciale, senza cipria e senza busto», che in un disegno letterario di poco posteriore assume il nome di «signorina Domestica»? O non è piuttosto, com’è la voce poetante stessa a sospettare, l’ennesima delle «donne rifatte sui romanzi», lei, che nel momento dell’addio si atteggia «come in un cantico / del Prati»? Altre immagini si sovrappongono: la «signorina», esile mito intessuto con ironia e mestizia in dialogo con Amalia; Félicité, la domestica di Un cœur simple di Flaubert, fors’anche Dulcinea del Toboso: «Non l’arte imita la vita, ma la vita l’arte» (Torino del passato). Di questa massima Gozzano sperimenta e mette in scena la paradossale verità, nell’età in cui, come suggerito da Edoardo Sanguineti, nella relazione vita/arte si manifesta con urgenza «il problema del rapporto con la realtà nell’epoca in cui essa diviene tecnicamente riproducibile».